Il Clima, una risorsa strategica per il nostro futuro

Il Clima, una risorsa strategica per il nostro futuro

L’Italia, per la sua posizione geografica, è caratterizzata da un’alta variabilità climatica e sta già subendo gli effetti dei cambiamenti climatici in atto, che mettono a rischio gli ecosistemi locali e l’attività agricola stessa: l’aumento della temperatura, la diminuzione delle precipitazioni e la conseguente minore disponibilità di acqua, la riduzione della fertilità e la degradazione dei suolisono aspetti già evidenti in alcune regioni italiane.

Con la strategia “20-20-20”, l’Unione Europea, grazie all’approvazione del Pacchetto Clima ed Energia e delle norme legislative in esso contenute, si propone di raggiungere, entro il 2020, tre ambiziosi obiettivi:

  • Ridurre le emissioni dei gas serra di almeno il 20% rispetto al livello del 1990;
  • Promuovere un utilizzo dell’energia rinnovabile superiore del 20%;
  • Migliorare l’efficienza energetica del 20%, promuovendo tecnologie, prodotti e servizi a basso consumo di energia nei settori che più si prestano al risparmio energetico: gli edifici, il trasporto stradale, il settore industriale.

Cambiamenti climatici

Per intervenire sulle cause del cambiamento climatico, con l’obiettivo di rallentarne le fluttuazioni a livello comunitario, nazionale e regionale, sono state messe in atto politiche di mitigazione che consistono prevalentemente nella riduzione delle emissioni dovute alle attività umane (energia, industria, trasporti, ma anche agricoltura). Vengono, inoltre, messe in atto  politiche di adattamento, finalizzate a ridurre la vulnerabilità dei sistemi naturali e socio-economici, affinché subiscano il meno possibile l’influenza dei cambiamenti climatici.

La storia dell’agricoltura mondiale può essere interpretata come una lenta e faticosa lotta da parte dell’uomo contro un ambiente e un clima, spesso ostili e mutevoli, che ha richiesto lo sviluppo di tecniche e pratiche per adattarsi ai cambiamenti climatici. Le attività agricole e forestali hanno rappresentato, nei secoli scorsi, il principale agente modellatore del territorio italiano, creando, in molti casi, paesaggi di straordinaria bellezza, ma al tempo stesso incidendo positivamente su territori spesso naturalmente predisposti a fenomeni di degrado dei suoli e di dissesto idrogeologico.

Interventi

Per contenere i fenomeni franosi e l’erosione idrica, è necessaria la  gestione e la manutenzione del territorio montano-collinare. I terrazzamenti,  opere caratterizzate da successioni di muretti a secco che modellano i versanti collinari e montani trasformandoli in una successione di terrapieni coltivabili, svolgono un ruolo  particolarmente importante per la funzione di prevenzione dal dissesto idrogeologico. Il motivo stesso della creazione dei terrazzamenti, infatti, risiede storicamente nella necessità di estendere i terreni adatti alla coltivazione e di contrastare i processi erosivi e franosi lungo i versanti più ripidi.

A cura di P. Lionetti