I tipi di pesca sportiva e come iniziare a praticarli
La pesca è una disciplina che può essere svolta sia a livello professionale sia amatoriale, al mare nelle stagioni adatte o nei laghi e fiumi d’acqua dolce.
La pesca sportiva è quella tipologia di attività che viene praticata maggiormente dagli appassionati, e consiste nel catturare il pesce senza però ucciderlo o ferirlo; l’unico scopo è osservare il pesce preso per poi rimetterlo in acqua.
Le diverse tipologie di pesca sportiva
Il settore della pesca sportiva si divide in diverse tipologie che fanno parte della federazione sportiva FIPSAS. Ecco le principali:
- pesca di superficie. Questa attività si divide in diverse tecniche adottabili, tra cui la pesca a fondo, il surfcasting, effettuato senza galleggiante ma con un piombo di dimensioni maggiori e una canna da pesca che può essere allungata fino a molti metri di distanza dalla riva, pesca a spinning, che si effettua tramite l’uso di canne da pesca con mulinelli ed esche artificiali come oggetti in plastica, legno o metallo. Infine, appartiene a questa categoria anche la pesca a passata, che è quella più comune dove si usa un galleggiante libero di seguire la corrente.
- pesca subacquea. Con questa categoria di pesca si indicano tutte le attività che si effettuano a pelo con la superficie o in apnea. Tra di esse troviamo: la pesca all’aspetto, che consiste nell’immergersi fino al fondo del mare in posizione seminascosta ed aspettare che i pesci escano allo scoperto, e la pesca all’agguato, praticata a filo con la superficie cogliendo e catturando a sorpresa il pesce. La pesca subacquea inoltre può avvenire in apnea o in modo professionistico con respiratori artificiali e attrezzature più sofisticate.
- pesca dalla barca. E’ la categoria di pesca che permette di allontanarsi facilmente dalla riva, ma che va praticata solo se gli agenti atmosferici lo permettono. Le tecniche di pesca dalla barca si dividono in: Vertical Jigging, che sfrutta la tecnica dello spinning ma eseguendola dalla barca, pesca a traina, che prevede di pescare in movimento lasciando libero il movimento dell’esca. Infine, troviamo la pesca a bolentino che è l’opposto dell’ultima descritta, ovvero si pesca quando ci si trova una posizione ferma con la barca e si porta l’esca fino in profondità.
Approfondisci la pesca sportiva su jerkataperfetta.com
Cosa serve per iniziare a praticare pesca sportiva?
Per iniziare a muoversi nell’ambito della pesca sportiva è fondamentale avere la licenza, andando al comune e compilando il modulo al fine di ricevere il permesso tramite un apposito tesserino. Successivamente al tesserino bisogna comprare l’attrezzatura standard, che comprende vari strumenti: ami, canna da pesca fissa, galleggianti, ricariche di filo da pesca e numerose esche.
Se si è alle prime armi è utile andare in laghetti privati. In questo modo il gestore ti darà le giuste attrezzature che ti permetteranno di abboccare i pesci facilmente. Dopo essersi ambientati bene nel settore si può passare a fiumi, laghi o mare, acquistando delle canne che permettono di lanciare l’amo più lontano dalla riva o più in profondità.
Anche l’abbigliamento è molto importante. Utilizzare abiti comodi e gilette con tasche renderà l’organizzazione più comoda e facile. Per proteggersi dal sole è consigliato usare berretti con visiera e occhiali da sole. Grazie agli occhiali da sole con polarizzazione si è grado di ripararsi dal riflesso del sole in acqua e si riescono a vedere i pesci poco sotto la superficie.
Per concludere, è importante accennare ai principali divieti contenuti nella pesca sportiva. È vietato l’uso del palangaro per la cattura di tutte le specie altamente migratorie, così come non si può pescare a distanza inferiore ai 500 metri dalle unità in attività di pesca professionale.